Legnano oggi soffre enormemente dal punto di vista ambientale:

  • Il 70% del suolo della città è urbanizzato (a fronte di un 8% boschivo). Questo indice è tra i più alti in Italia, è aumentato tra il 1999 e il 2008 del 6%, e corrisponde a quasi il doppio del valore complessivo della provincia di Milano (42%).
  • La densità abitativa è di 3320 abitanti per Km2, maggiore di quella di Busto Arsizio, una volta e mezza quella di Rho, tre voltequella di Magenta. 
  • Il Parco dei Ronchi (260.000 mq di bosco in città, in zona Canazza), vera e propria barriera verde all'autostrada, viene istituito Parco Comunale nel 1992, poi riconosciuto da Provincia e Regione e tutelata contro l'abbattimento degli alberi. Ma negli ultimi mesi circa il 10% più pregiato viene quasi disboscato. Perché e come mai proprio ora? Il Comune adduce motivi burocratici e cavilli giuridici: nel 2001 non sarebbero stati adeguati regolamenti locali. Ma perché in 10 anni nessun politico si è mosso per tutelare veramente il Parco? Chi risponde di questa inerzia? Perché il sindaco Vitali e l'assessore all'ambiente Fratus non hanno fatto nulla? Perché hanno sostituito i cartelli togliendo il termine Parco e il nome del Comune di Legnano? Cosa sta succedendo veramente?
Con il candidato sindaco Alberto Centinaio e le forze della coalizione che lo sostengono, riLegnano si impegna a:
  1. Aprire al pubblico il Parco ILA
  2. Favorire il collegamento ciclo-pedonale creando una rete che faciliti l'accesso alle aree destinate a verde pubblico
  3. Potenziare il sistema degli orti urbani
  4. Piantumare nuovi alberi con il coinvolgimento delle strutture scolastiche e delle associazioni
  5. Monitorare la qualità dell'acqua del fiume Olona e collaborare con i 13 Comuni in cui scorre il fiume per bloccare gli scarichi inquinanti.